Parole che si incontrano

Dopo "Richiesta di Amicizia", dal virtuale al reale.

Dopo un lungo periodo di intensa relazione tramite chat, Isabella decide di incontrare Fabio. Era stata una profonda amicizia amorosa che li aveva assorbiti completamente, ma come spesso accade, dietro alle relazioni virtuali possono nascondersi insidie o inganni: con il suo comportamento Fabio aveva tradito la fiducia di Isabella, tuttavia, a seguito delle sue scuse e spiegazioni, lei accetta di dargli una chance. E così si incontrano in un parco e d’improvviso quel feeling che c’era nel virtuale sembra essere svanito: fanno fatica a comunicare, si ritrovano a dire banalità, si sentono estranei pur avendo condiviso tante parole intense, intrise di significato, sono sconnessi l’uno dall’altra. Appoggiandosi al ricordo delle emozioni condivise virtualmente, riescono a tratti a recuperare la complicità e la confidenza che avevano contraddistinto la loro relazione che però nella realtà sembra non avere quella solidità che forse entrambi si aspettavano di trovare… o semplicemente quella relazione non può trovare spazio in una vita già piena di tutto. In un alternarsi di stati d’animo e repentini cambi d’umore lo spettacolo offre momenti divertenti e momenti introspettivi, riproducendo l’instabilità emotiva che colpisce sempre più la nostra società.

Note dell'Autrice
Al giorno d’oggi virtuale e reale si intersecano continuamente. La nostra vita reale è piena del virtuale e viceversa, anche se bisogna riconoscere che nel virtuale mettiamo la nostra realtà filtrata, se non addirittura inventata, pur di avere più like e visualizzazioni, pur di avere una vita parallela, intessuta di relazioni dove sentirci totalmente liberi dai nostri affanni quotidiani, mostrando però (e ricevendo, ovviamente), una visione parziale del carattere e del modo di essere. Cosa succede quando si decide di sfociare nel reale? Con “Parole che si incontrano” ho voluto affrontare proprio questo aspetto. Sono gli stessi protagonisti di “Richiesta di amicizia” a fare questo salto e a ritrovarsi in un primo momento spiazzati dall’impatto con la realtà. Negli ultimi anni i social si stanno arricchendo di funzioni che ci permettono di avvicinarci sempre più all’immagine reale: i messaggi vocali, i video, le dirette, ma per quanto la tecnologia si affini, solo il contatto fisico permette la lettura di tanti altri piccoli segnali. E così nei primi momenti di conoscenza reale dobbiamo riadeguare l’immagine che ci eravamo fatti a quella reale e subito riformuliamo un giudizio che potrebbe essere in accordo o disaccordo con l’idea che avevamo precedentemente. E i sentimenti provati virtualmente che fine fanno? Parto dal presupposto che i sentimenti non sono mai virtuali, virtuale è solo il mezzo, ingannevole potrebbe essere solo l’immagine di chi li provoca, ma le emozioni provate sono vere e concrete. Dunque quando si verifica il salto nella realtà anche questi sentimenti vengono riesaminati e talvolta ci si rende conto di aver avuto un abbaglio, ma talvolta ci si rende conto che dietro al virtuale ci sono persone reali e sincere, e quindi a noi la scelta del posto in cui collocarle dopo essersi incontrati.

Lo spettacolo è stato realizzato SENZA contributi pubblici.

Scheda tecnica

Genere: Commedia
Atti: 1
Personaggi: 2
Durata: 1h e 10'
Autrice: Margherita D'Onofrio
Regia: Margherita D'Onofrio e Alessandro Rapattoni




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