Cocci d'Amore

Adattamento di “DIATRIBA DE AMOR CONTRA UN HOMBRE SENTADO” di Gabriel García Márquez

Una coppia all’apparenza felice, alla vigilia delle loro nozze d’argento per cui è prevista una festa memorabile ed in grande stile. Sono in camera da letto: lui impassibile legge il giornale, lei invece è inarrestabile in un flusso di parole d’amore e d’odio verso quest’uomo, con cui è fuggita 25 anni prima, per cui si è migliorata culturalmente per poter essere alla sua altezza, il quale l’ha elevata socialmente, coprendola di oro e di gloria, regalandole una vita in cui hanno tutto… “tranne l’amore”. Quell’amore dei primi tempi, che lei Graciela, donna di umili origini, rievoca con nostalgia; quell’amore per quel ragazzo che aveva rinnegato la sua famiglia e gli onori dei suoi cognomi; quell’amore che ben presto, il tempo di essere riaccolti in seno alla famiglia altolocata di lui, si è trasformato in una pura apparenza borghese e decadeva man a mano che ascendevano socialmente. Graciela è tanto amareggiata quanto ancora innamorata: la sua invettiva contro il marito tocca tutti i temi della vita coniugale, racconta il travaglio di una vita in cui ha sopportato tradimenti, bugie, gelosie e trasmette la disperazione per l’indifferenza di lui, per il suo atteggiamento di chiusura ed il suo rifiuto di discutere ed affrontare i problemi. Una coppia che non riesce a comunicare, un amore abbandonato a se stesso e che dopo 25 anni presenta il conto di tanta incuria, mostrando appunto quel che ne resta: “un casino di cocci”. Un atto di coraggio da parte di Graciela sarà il degno finale di questo grande e disperato amore.

Note allo spettacolo
La lettura dell’unico testo teatrale “Diatriba de amor contra un hombre sentado”, scritto dal Premio Nobel Gabriel García Márquez, è stata una folgorazione. Un testo affascinante, ricco di suggestioni, che nel linguaggio ha il marchio inconfondibile del suo grande autore: metafore tanto delicate quanto calzanti per forza evocativa; e sebbene rispetto alle sue opere di prosa narrativa lo stile sia più concreto, a tratti ritroviamo il suo realismo magico ad accompagnare lo spettatore in questa diatriba che si fonda sull’eterna guerra tra i sessi, sull’incomprensione primordiale che da sempre ha creato barriere all’interno della coppia, sulla difficoltà comunicativa che c’è tra uomini e donne. Uno spettacolo in cui vediamo protagonista una donna traboccante di amore, ma che ad un certo punto è capace di togliersi la benda che ha sugli occhi e guardare con oggettività la realtà della propria vita. Partendo dal libro in versione originale ed effettuando personalmente la traduzione, abbiamo creato il nostro adattamento che prevede alcune modifiche sul testo, senza che queste vadano ad inficiare sulla sua bellezza ed abbiamo lasciato spazio alle tante immagini evocative, pertanto durante questo flusso di parole inarrestabile la protagonista giocherà con elementi che assumeranno una duplice valenza: pratica e simbolica; in una fusione tra ricordo e sogno, tra passato e presente, tra realtà e magia.

Lo spettacolo è stato realizzato SENZA contributi pubblici.

Scheda tecnica

Genere: Monologo
Atti: 1
Personaggi: 1
Durata: 1h e 15'
Adattamento: Margherita D'Onofrio
Regia: Donatella Del Duca



  • Cocci d'amore, Petali di Teatro, Margherita D'Onofrio
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