Margherita D’Onofrio nasce a Chieti nel 1980 e cresce in un paese della provincia. Ha sempre avuto una passione per le lingue straniere cosa che indirizzò il suo percorso di studi.
Tuttavia da ragazzina scopre l’amore per il teatro: i suoi esordi teatrali risalgono al 1996 con una commedia prodotta dalla compagnia “Novità di Paese” fondata insieme alla sorella Mara.
Da quel giorno la sua passione per la recitazione non si è mai fermata,anzi è andata crescendo ed ampliandosi, diventando l’attrice portante della compagnia, vantando numerose repliche in un repertorio vario che va da commedie in lingua ed in dialetto, a commedie con tematica sociale, a drammi religiosi, fino a monologhi, passando da testi di autori noti a nuove scritture.
All’esperienza Margherita D’Onofrio ha affiancato naturalmente anche la preparazione artistica, dapprima attraverso laboratori con il regista Stefano Angelucci Marino ed in seguito frequentando i corsi del Teatro Immediato di Pescara, con i registi Ezio Budini, Ennio Tozzi, Edoardo Oliva; oltre a prendere parte a seminari e workshop tenuti da importanti maestri, quali ad esempio il Prof. Jurij Alschitz.
Oltre alla recitazione, all’interno della compagnia si occupa sin dall’inizio anche dei costumi e degli adattamenti dei testi teatrali, ma è dopo la sua esperienza di maternità ed il percorso formativo per diventare consulente volontaria per l’allattamento materno, che scrive la sua prima opera: “Cuore di Mamma”. Dopo questa prima gratificante e ben accolta esperienza, il piacere di mettere in forma teatrale argomenti che la colpiscono continua: scrive nuovi copioni, mette in scena nuovi testi e nasce così “Petali di Teatro”.

Petali di Teatro

Sotto questo delicato logo, con un chiaro rimando al suo nome, Margherita racchiude i suoi spettacoli, quelli dal taglio intimistico, riflessivo e sociale.
In essi confluiscono e prendono forma teatrale le sue passioni, che sono sempre in divenire, le sue esperienze, i suoi viaggi, la scoperta di altre culture, l’interesse per le lingue straniere, le sue numerose letture, l’attenzione all’universo femminile, le tradizioni della sua terra e tutto ciò che cattura la sua sensibilità artistica ed umana.
Denominatore comune di tutte le opere è l’amore, nei suoi mille volti, poiché, in fondo, è e rimane il motore del mondo. L’essere autrice ed interprete portano inevitabilmente Margherita ad essere regista o co-regista delle sue opere, poiché sono il ritratto del suo mondo e della sua personalità e con grande attenzione cura ogni aspetto al fine di imprimere ai suoi spettacoli quel suo inconfondibile marchio di delicatezza e raffinatezza.